Il passaggio della  frontiera tra Nigeria e Niger

Sono le stesse ragazze nigeriane a raccontare il viaggio nelle sue tappe attraverso la Nigeria e poi il Niger e più tardi il loro soggiorno in Libia. Le testimonianze sono raccolte dagli attivisti delle ONG antitratta. Qui ne faccio liberamente il riassunto e allargo gli orizzonti geografici  e culturali.

Pino Locati

 

  1. Kano: da Benin-City a Kano (si va dal sud al nord della Nigeria), vi sono 851 km, due giorni di viaggio o più secondo le condizioni della strada statale A2. Kano è la prima destinazione delle ragazze che sono state reclutate ed è la capitale amministrativa dell’omonimo stato e la maggiore città della Nigeria settentrionale, con una popolazione di 4 milioni di abitanti. La città si compone di diversi quartieri nuovi mentre la città vecchia è completamente cintata con edifici in creta. Le ragazze si fermano per brevi periodi, ospiti in case affittate dai loro adescatori. Può succedere che già a Kano il trolley (colui che accompagna le ragazze – anni addietro fino in aeroporto; talvolta può essere lo sponsor, colui che le ha adescate per primo) le ceda a un altro trolley che condurrà le ragazze alla destinazione seguente o fino in Libia.

 

In questa prima fase del viaggio le ragazze non sono ancora state costrette alla prostituzione e molte non sono consapevoli di quello che sarà il loro destino. L’accompagnatore (un criminale mafioso) è chiamato ingenuamente dalle ragazze con il nome di brother (fratello) conservando quel tipico linguaggio culturale africano che include nella propria famiglia di sangue anche gli sconosciuti. Le madame sono spesso chiamate con il nome di maman, sempre con quella colorazione familiare che in realtà nella vita reale non avrà alcun significato affettivo ma servirà solo a definire chi siano i nuovi padroni di quelle ragazze.

 

  1. Sokoto: da Kano (est) a Sokoto (ovest) sono 529 km sulla strada A126, almeno una giornata di viaggio (o più). Sokoto è una città molto più a nord in Nigeria, capoluogo dell’omonimo stato nigeriano, e quasi frontaliera con il Niger. La città, con più di 580.000 abitanti, è posizionata sul fiume Sokoto ed è un importante mercato agricolo e zootecnico. Oltre ad industrie alimentari vi sono rilevanti industrie conciarie e del cemento. È la seconda tappa del viaggio. Come mai questa lunga deviazione? Ci sono due possibili risposte:

La prima che mi sembra aleatoria è questa: nel tragitto sulla strada che va direttamente da Kano a Zinder in Niger ci sono appena 247 km sulla N11 (quindi circa un quarto dell’intero percorso per andare fino a Sokoto e poi da lì proseguire per Zinder). Probabilmente ci sono più controlli e potrebbe essere difficile e rischioso corrompere le guardie di frontiera. Può succedere anche il contrario: che i trafficanti passino direttamente da Kano a Zinder per fare più in fretta! Il tempo del viaggio non è lunghissimo e alla frontiera sono i trafficanti stessi a pagare denaro contante in dollari per poter passare illegalmente senza passaporti né visti.

Il 20 gennaio del 2012 Boko Haram (la denominazione significa «l’istruzione occidentale è proibita» e indica un’organizzazione terroristica jihadista sunnita, diffusa nel nord della Nigeria) ha fatto degli attentati a Kano. È probabile che il territorio dei dintorni non presenti abbastanza garanzie di sicurezza e quindi i trafficanti di esseri umani, compresi i trolley, preferiscano spostarsi di più verso ovest per viaggiare su strade più sicure.

 

  1. Zinder (Niger): da Sokoto (Nigeria) a Zinder (Niger), altri 580 km passando prima sulla A1 e in territorio nigerino sulla N1. È la seconda città del Niger, facente parte del dipartimento di Mirriah e capoluogo della regione omonima. È situata a circa 650 chilometri ad est della capitale Niamey. A Zinder spesso i trafficanti devono attendere per qualche giorno l’arrivo dei camion che li condurranno poi alla volta della Libia. In questa fase il trafficking (traffico di esseri umani) si incrocia con il circuito dello smuggling (contrabbando). È il trafficante che ha i contatti con gli autisti contrabbandieri e paga il trasporto per le ragazze nigeriane. Questa parte del viaggio fino a Duruku o Dirkou (Niger settentrionale) può durare circa cinque giorni attraverso il deserto in cui spesso vengono fatte più soste per mangiare e dormire. Durante le varie soste solitamente si è soliti cambiare il mezzo di trasporto.