Ci sono tante occasioni diverse di entrare in contatto con l’Africa, e poi tanti modi diversi di esprimere le tracce che tale incontro hanno lasciato nel cuore. Uno di questi è la poesia.
Carletto Bianchi, imprenditore brianzolo del legno nonché cofondatore del marchio «Vero Legno», ha frequentato a lungo il continente anzitutto per ragioni professionali. Ma le persone e il paesaggio lo hanno catturato. E un bel giorno ha tirato fuori dal cassetto i componimenti che era andato creando, e ne ha fatto un volume di memorie liriche, cui fanno da contrappunto fotografie che aveva scattato – alcune senza tempo, altre più nettamente vintage. Non per niente il libro s’intitola Album africano (Aletti, 2019, pp. 176, euro 15).
Ne offriamo un assaggio (lo spunto viene da una sosta presso il castello di El-Mina, in Ghana, uno dei grandi “schiavifìci” dell’epoca della tratta):
«… a testa eretta viaggiano cariche
verso il mercato imperturbabili,
nei loro passi virtuosi ancillari
si stagliano sul porto ingombro
fitto di vele (… in altre ore vibranti
d’albe e tramonti, e di colori)».